Discus. Proveniente dall'Amazzonia brasiliana, in particolare dalla regione compresa fra Santarem e Tefè, questo imponente Ciclide può raggiungere i 20 cm. La specie S. aequifasciatus comprende tre sottospecie: S. a. haraldi (il "Discus blu") prende il nome da Harald Schultz, etnografo ed acquariofilo tedesco-brasiliano. In natura vive in lagune, canali naturali e anse con corrente ridotta o nulla dei grandi fiumi, frequentando, in particolare, tratti di riva ricchi di vegetazione acquatica e di tronchi e rami caduti in acqua. Il Discus blu è un pesce pacifico, che va allevato preferibilmente a partire da un piccolo gruppo di esemplari (5-6) per consentire la formazione di almeno un coppia di riproduttori. La vasca, di capacità minima di 200 l, va arredata con legnami (radici di savana o torbiera), rocce non taglienti o appuntite e sabbia fine di colore non troppo chiaro. Per le piante si possono scegliere quelle di grandi dimensioni (Echinodorus, Crinum, Microsorum) e quelle galleggianti, utili anche per schermare la luce delle lampade. L'acqua deve avere le seguenti caratteristiche: pH 6, durezza non superiore ai 10°dGH, temperatura di 27-30°C. I Discus possono essere allevati in compagnia di piccoli Caracidi, Ciclidi nani e "pulitori" di fondo del genere Corydoras. Gli esemplari acclimatati accettano cibo secco o in granuli, altrimenti cibo vivo (dafnie, artemie, enchitrei, larve rosse di zanzara, tubifex) o tutt'al più surgelato.

 

 

I sessi sono riconoscibili solo durante l'accoppiamento, quando si può notare la diversa forma, nel maschi e nella femmina, delle papille genitali. La riproduzione inizia con la meticolosa "ripulitura", da parte della coppia, del substrato ove questa avverrà (legnami, rocce lisce, speciali "coni" per Discus). Gli avannotti, dopo la schiusa, si nutrono di uno speciale "muco" secreto da cellule della pelle dei genitori, successivamente si possono alimentare con naupli di artemia, vermetti mikro e mangime in polvere finissimo..