Classe Antozoi, Sottoclasse Ottocoralli, Ordine Alcionacei, Famiglia Alcionidi.
I "coralli molli" del genere Sarcophyton sono tra i più apprezzati ospiti dell'acquario di invertebrati. Se ne conoscono circa 35 specie comuni in tutta l'area indo-pacifica (incluso il Mar Rosso), soprattutto in acque basse e nella parte interna della barriera corallina, lungo la fascia di marea, da pochi centimetri a 15-20 m di profondità. Formano colonie massicce - fino a 40-50 cm di diametro - a forma di "fungo", dalla superficie liscia e iridescente quando i polipi sono retratti. Viceversa, con i lunghi e numerosi polipi in piena espansione la colonia assume un aspetto particolarmente vaporoso e suggestivo. La colorazione è variabile (dal grigio-verde al giallognolo), pur non essendo mai molto vistosa. Si "aprono" bene e a lungo sotto la luce delle lampade sospese a vapori metallici (ioduri), cui vanno però acclimatati con una certa gradualità. Tra gli invertebrati più robusti, purché allevati in vasche spaziose, ben avviate e con filtraggio potente, che assicuri anche una buona ossigenazione. In presenza di gamberetti e pesci troppo vivaci o aggressivi (polipofagi) i polipi si aprono di rado e la colonia deperisce lentamente. Soffrono anche un eccesso di alghe filamentose, inoltre al momento dell'acquisto occorre verificare che la "base" attaccata alla roccia sia integra e non presenti lacerazioni. Non è difficile osservarne la moltiplicazione per scissione o gemmazione in acquario. E' anche possibile la riproduzione artificiale (recidendo con un rasoio parti della colonia da inserire su un nuovo substrato), si tratta però di una pratica rischiosa per la possibilità che la ferita vada in putrefazione senza rimarginarsi.

 

 

 

 

Si tratta di Antozoi zooxantellati non obbligati: essi, cioè, ospitano alghe simbionti (zooxantelle) nei loro tessuti ma non si nutrono esclusivamente a spese di queste, bensì integrano l'alimentazione con fine zooplancton catturato dai polipi soprattutto nelle ore notturne. In acquario vanno perciò nutriti 2-3 volte a settimana con surrogato di plancton molto fine, oppure con naupli appena schiusi di artemia. E' importante alternare periodi di corrente moderata e intensa, simulando l'effetto delle maree: in tal modo si aiutano questi alcionari a disfarsi della patina mucillaginosa contenente sostanze di rifiuto e zooxantelle morte, di cui regolarmente si ricoprono.