Castagnola o Guarracino, comune in tutto il Mediterraneo compreso l'Adriatico, nel Mar Nero e nell'Atlantico orientale, dal Portogallo all'Angola. Per la maggior parte della loro esistenza le castagnole sono pesci gregari che possono raggiungere i 12-15 cm di lunghezza, nuotano in branchi molto numerosi in acque pulite in prossimità delle scogliere e al di sopra delle praterie di Posidonia, dalla superficie fino a 50 m di profondità e tendono a nascondersi in buchi e anfratti in situazioni di pericolo. Le castagnole adulte sono castano scuro, i giovani sono invece più vistosi, nascono infatti di colore blu metallico e mantengono questa colorazione fino a una lunghezza di 3-4 cm. I maschi adulti possono assumere un comportamento territoriale e durante il corteggiamento diventano più scuri. Di notte tutti gli individui diventano molto più chiari. I giovani, che compaiono in estate inoltrata (agosto-settembre), si riuniscono in piccoli gruppi nei buchi delle scogliere. Le castagnole si nutrono normalmente di piccoli animali planctonici, ma in acquario si adattano rapidamente a qualunque tipo di cibo animale finemente sminuzzato, anche in scaglie, mentre tendono a ignorare quello rimasto sul fondo. In natura si riproducono tra maggio e agosto a seconda dell'area geografica: sciami composti da decine di maschi occupano territori distanti tra di loro solo 20-30 cm, che poi difendono dagli altri maschi che vagano nella zona; i vicini invece sembrano tollerarsi a vicenda. Le pietre e le rocce presenti nel territorio occupato vengono pulite dai maschi che le mantengono sgombre da alghe e detrito. Le femmine, più piccole, nuotano da sole o in gruppi al di sopra dei maschi, fino a che non scelgono il loro territorio. A questo punto inizia un corteggiamento durante il quale un maschio nuota con le pinne distese verso l'alto e si inclina di lato davanti a una femmina. Se questa è matura si avvicina alla pietra pulita e, in un tempo di circa 5-10 minuti, depone numerose uova disposte su 2/3 file. Finita la  deposizione  il  maschio  feconda  le uova,

 

 

 

 

 

 

 

 

che rimangono attaccate alla pietra mediante filamenti adesivi uncinati. La deposizione può avvenire anche in acquario se sono presenti un certo numero di individui in modo da permettere la scelta del partner. Le uova vengono deposte sul vetro e gli adulti tendono a mangiarle subito dopo la fecondazione. Una volta messe al sicuro bisogna attendere la nascita degli avannotti e nutrirli con i primi stadi vitali delle artemie o, meglio, con crostacei planctonici raccolti a mare con un retino da plancton. Si può tentare anche con molluschi finemente sminuzzati e uova di riccio. È possibile "svezzarli" già dopo pochi giorni, iniziando a somministrare polpa di gambero fresco triturata. Gli adulti sono facili da catturare con la lenza, usando le dovute accortezze, con una bilancia in cui siano stati spaccati dei ricci o con il retino in immersione. I giovani vanno invece catturati in immersione utilizzando un retino dalle maglie molto fitte e morbide per evitare di danneggiarli scheggiando le pinne o graffiando le squame. Riescono a sopportare anche temperature relativamente elevate (fino a 25-28°C), sono quindi adatte anche per acquari privi di sistema di refrigerazione. Comuni in commercio.