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Il genere Amphiprion (pesci pagliaccio), appartenente alla famiglia dei Pomacentridi, comprende circa 25 specie diffuse nelle acque poco profonde dell'Indo-Pacifico, unite da uno straordinario rapporto di simbiosi mutualistica (cioè con vantaggio reciproco) con gli anemoni di mare dai tentacoli fortemente urticanti. A. ocellaris, lunga fino a 8 cm, è la specie più comune in acquario, in passato a lungo confusa con l'affine A. percola, assai meno frequente in commercio e distinguibile soprattutto per la netta bordatura nera che delimita le fasce arancioni. Il nome specifico latino (ocellaris = ocellato) deriva da un errore di interpretazione di Cuvier, il grande zoologo e anatomista francese che per primo descrisse questa specie: l'unico esemplare conservato a sua disposizione, infatti, presentava un ocello biancastro sulla coda, probabilmente un'anomalia di natura genetica o una semplice decolorazione dovuta al liquido conservante, visto che tale particolarità è inesistente nella specie. Questo pesce vive in gran parte dell'Indo-Pacifico, dalle coste indiane alle Filippine, sud del Giappone, Australia nord-occidentale e Melanesia, di regola entro i 15 m di profondità, su fondali rocciosi o madreporici in cui siano presenti gli anemoni, suoi ospiti obbligati. E' tra i pochi pesci marini riprodotti in cattività per il mercato acquariofilo. I giovani esemplari prodotti in allevamento, ancorché più costosi di quelli selvatici, sono assai più robusti e consigliabili senza riserve ai neofiti. Al contrario degli individui di cattura che, invece, richiedono un'acclimatazione graduale con obbligatoria presenza dell'anemone e si mostrano spesso vulnerabili a varie malattie parassitarie, e quindi vanno acquistati solo dopo un'adeguata quarantena. Si possono allevare sia soli che in compagnia dell'anemone, la seconda soluzione è sempre preferibile: le specie di anemoni con cui
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