Alga verde conosciuta col nome di "ombrellino di mare" appartenente alla famiglia Polifisacee, occupa le zone costiere ben illuminate e riparate nel Mediterraneo, isole Canarie e oceano Atlantico nord-orientale, dove colonizza i substrati duri fotofili dell'infralitorale superiore e delle pozze di marea, da 0 a 15 m di profondità (in acque particolarmente limpide raggiunge i 30 m). Il genere è molto diffuso nei mari tropicali e presente con solo un'altra specie di minuscole dimensioni in Mediterraneo. A. acetabulum è probabilmente annuale, anche se alcuni testi la definiscono pluriennale, e presenta una struttura variabile con la fase vitale. Allo stato adulto è costituita da ombrellini discoidali, convessi, di circa un cm di diametro, di colore verde biancastro; il "gambo" di ogni ombrellino, che può raggiungere i 10 cm di altezza, è molto sottile e incrostato di calcare, mentre il cappellino, inizialmente non calcificato e verde chiaro, diventa biancastro col tempo. La base del gambo è fissata a rocce e sassi con una serie di rizoidi ramificati che fungono da sistema di ancoraggio. Tutte queste strutture sono costituite da una sola cellula, con un nucleo basale unico e voluminoso che si frammenta nel corso della riproduzione, quando migra negli articoli del cappellino, che compare agli inizi della primavera. In estate, all'interno degli articoli del cappellino si sviluppano spore ovali circondate da una spessa parete (cisti; 80-100 per articolo). La rottura delle pareti del cappellino libera le cisti che rimangono in una fase di latenza fino alla primavera successiva. A questo punto la parete delle cisti si apre e fuoriescono i gameti, flagellati e liberi di muoversi nell'acqua circostante, dalla cui unione si formerà la cellula che darà origine ad un nuovo individuo. Inizialmente la giovane alga è costituita solo da uno stelo dotato di una serie di filamenti disposti a raggiera, e solo durante la primavera successiva i filamenti apicali si organizzeranno a formare il tipico cappellino. Secondo alcuni autori il cappellino si formerebbe, sempre in primavera, solo dopo tre anni di vita di stelo e rizoidi basali. Gli ombrellini di mare crescono di solito in colonie numerose su rocce o altri substrati duri calcarei di zone riparate e calme in cui la temperatura rimane a

 

 

 

 

 

 

 

 

 

livelli accettabili anche durante l'inverno. Si possono trovare anche su fondi mobili fangosi o sabbiosi, ma sempre ancorati su substrati duri, anche molto piccoli (frammenti di conchiglie, piccoli sassi). In alcune zone possono addirittura costituire una "facies"; particolare aspetto di una biocenosi (in questo caso quella "ad alghe fotofile") caratterizzata dalla dominanza di una o poche specie. Vista la predilezione di quest'alga per gli ambienti poco profondi e assolati, essa sopporta bene sia bruschi innalzamenti di temperatura, anche fino a 28° C, che di salinità fino a oltre il 60 per mille. In acquario si adatta facilmente e sopravvive bene a sbalzi termici e di salinità. L'acqua deve essere leggermente calcarea ed è bene posizionare le alghette in un punto ben illuminato della vasca. Nonostante le incrostazioni calcaree, che si ispessiscono con l'età dell'alga cambiando il suo colore da un tenue verde ad un bianco grigiastro, i ciuffi di ombrellini sono brucati da numerosi ospiti dei nostri acquari quali ricci, pesci e alcuni gasteropodi. Per la raccolta bisogna aver cura di prelevarla con il substrato portante (non è raro trovare pietre di varie dimensioni completamente ricoperte) e tener conto della sua biologia, conservando in vasca il sasso o il frammento anche quando apparirà più spoglio, in attesa della crescita dei nuovi cappellini.