Le
Everglades
La Florida e la regione costiera prossima al Golfo del Messico
offrono un’ampia varietà di biotopi acquatici. Tra
questi, il più interessante per il naturalista e l’acquariofilo
è certamente quello delle Everglades, un insieme di grandi
paludi alberate punteggiate da palme e attraversate da innumerevoli
corsi d’acqua naturali. Molti di questi habitat sono decisamente
tropicali, ospitando generi e famiglie di piante ed animali solitamente
più abbondanti nell’America Centrale e Meridionale
ma senz’altro rari o inusuali in quella Settentrionale.
Malgrado le Everglades siano separate dalle regioni tropicali
centro-sudamericane dal Golfo del Messico e dall’arido Texas,
in passato esse costituivano un tutt’uno con esse. Quando
la temperatura si abbassò, le paludi tropicali della Florida
si isolarono costituendo, oggi, una sorta di “isola”
che accoglie centinaia di specie non reperibili in altre zone
del Nord America. Dal punto di vista idrologico, le Everglades
appartengono al bacino del fiume Kissimmee e del grande lago ad
esso collegato, il lago Okeechobee (1890 kmq), posto a 4 m sopra
il livello del mare e profondo non più di 3-4 m. l’idrografia
della regione è fortemente influenzata dalla netta alternanza
di due stagioni di eguale durata: la stagione secca (da dicembre
ad aprile) e quella piovosa (da maggio a novembre). Se la prima
è interessata da scarse precipitazioni e temperatura elevata,
la seconda registra da 1000 a 1650 mm di pioggia all’anno,
i 4/5 dei quali si perdono tra evaporazione, infiltrazione nel
suolo e sfruttamento da parte dell’uomo. Durante la stagione
delle piogge il lago tracima e da esso si forma un gigantesco
“fiume erboso” (il cui braccio principale è
lo Shark River Slough), cosiddetto perché pur essendo largo
fino a 80 km raggiunge la massima profondità al centro
di 30-90 cm, mentre verso l’esterno non supera i 15 cm,
risultando così una sorta di gigantesco acquitrino erboso
in movimento verso sud, direzione Golfo del Messico di cui arriva
a lambire i mangrovieti. Nei mesi piovosi tutte le Everglades
appaiono come un’immensa distesa paludosa, cosparsa di isole
relativamente asciutte e vaste estensioni di foreste allagate;
con l’arrivo e l’avanzare della stagione secca, l’acqua
si ritira lasciando i canali naturali e realizzati dall’uomo,
formando pozze e fiumiciattoli sempre più ridotti presso
i quali si concentrano i predatori di pesci e invertebrati acquatici,
in particolare gli uccelli come l’aninga americana (Anhinga
anhinga), l’ibis bianco (Eudocimus albus),
l’airone bianco (Ardea herodias occidentalis) e
la mitteria d’America (Mycteria americana), tra
i quali non mancano gli specialisti in lumache del genere Pomacea
(ampullarie) come il rallo gigante e il rapace Rostramo sociabile.
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Il biotopo delle Freshwater Slough
Le “freshwater slough” sono il centro –
più profondo e veloce – dell’immenso
“fiume d’erba” che durante la stagione
piovosa inonda le Everglades spostandosi verso il Golfo.
Punteggiato da isole alberate chiamate “hammocks”,
questo vasto canale naturale si suddivide in vari bracci.
È caratterizzato da una ittiofauna varia e abbondante,
proveniente sia dal lago Okeechobee che dai corsi e raccolte
d’acqua inglobati dall’esondazione, unitamente
ad una vegetazione acquatica e palustre impressionante per
rigoglio e ricchezza di specie.
Principali specie di pesci di interesse acquariofilo:
Lepisosteus oculatus (Lepisosteidae);
Amia calva (Amiidae); Ameiurus nebulosus,
Ictalurus punctatus (Ictaluridae); Lucania
goodei, L. parva, Fundulus chrysotus
(Fundulidae); Cyprinodon variegatus,
Jordanella floridae (Cyprinodontidae);
Gambusia holbrooki, Heterandria formosa,
Poecilia latipinna (Poeciliidae); Elassoma
evergladei, Lepomis macrochirus, Micropterus
salmoides, Enneacanthus gloriosus (Centrarchidae).
Principali specie di invertebrati di interesse acquariofilo:
Pomacea
spp.
Principali specie di piante di interesse acquariofilo:
Saururus cernuus, Ludwigia repens, L.
palustris, L. glandulosa, Hydrocotyle
ranunculoides, H. verticillata, Hydrocleys
nymphoides, Heteranthera reniformis, Eichhornia
azurea, E.
crassipes, Zosterella dubia, Pistia
stratiotes, Elodea canadensis, E. nuttallii,
Eleocharis vivipara, Echinodorus cordifolius,
E. tenellus, Mayaca fluviatilis, Hemianthus
micranthemoides, Micranthemum umbrosum, Myriophyllum
pinnatum, Najas conferta, N. guadalupensis,
Nymphoides aquatica, Rorippa aquatica,
Sagittaria platyphylla, S. subulata, Vallisneria
americana.
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Un
acquario “Everglades”
Per questo particolare acquario-biotopo ci siamo ispirati all’ambiente
“freshwater slough”: vasca possibilmente di larghezza
pari o superiore all’altezza, ben coperta perché
– malgrado molte piante siano galleggianti o palustri
e proseguano perciò lo sviluppo sopra la superficie –
buona parte dei pesci ospitati salta con facilità, adattamento
del resto prezioso durante la stagione secca, quando essi sono
spesso costretti a “saltare” da una pozza all’altra
man mano che l’acqua evapora. Fondo di sabbia quarzifera
o silicea molto fine, arricchito di argilla, che per i 3/5 della
superficie sarà ricoperto da vegetazione “a prato”.
Arredamento costituito esclusivamente da legno (radici di torbiera
e/o savana, mopani, ecc.), possibilmente a formare una massiccia
radice affiorante a centro vasca (hammock) su cui ruoterà
il popolamento vegetale ed animale. Il
legno andrà opportunamente stagionato in acqua prima
dell’utilizzo, per far sì che ceda la minor quantità
possibile di sostanze coloranti (inserire eventualmente una
carica di carbone attivo nel filtro). L’acqua dovrà
infatti essere molto limpida e ben filtrata. Per l’abbondante
vegetazione prevista è consigliabile un buon impianto
di CO2. Illuminazione intensa: prevedere 0,8 W/l con tubi T8,
0,5 W/l con T5. Valori fisico-chimici dell’acqua: T 22-26°C;
pH 6,8-7,2; 3-4°dKH; 12-15°dGH.
Opzione A (grandi pesci): vasca 150x80x60 (h)
cm.
Piante: “prato” costituito da Hydrocotyle
verticillata (o H. ranunculoides), Sagittaria
platyphylla (o S. subulata) e/o Echinodorus
tenellus; piante protagoniste a centro vasca e tra
i legni Rorippa aquatica, Echinodorus cordifolius,
Eichhornia
azurea, Mayaca
fluviatilis, Ludwigia
glandulosa; di sfondo e lungo le pareti Vallisneria
americana, Elodea canadensis, E. nuttallii;
galleggianti Pistia
stratiotes, Heteranthera reniformis, Hydrocleys
nymphoides (radicata al fondo con foglie in superficie).
Pesci: Lepisosteus
oculatus (1 giovane), Ameiurus nebulosus o
Ictalurus punctatus (5-6), Micropterus
salmoides (1 giovane), Lepomis macrochirus
(4-5), Amia calva (1 giovane).
Opzione B (killifish e piccoli pesci): vasca 80x40x40
cm.
Piante:
“prato” costituito da Micranthemum umbrosum
o Hemianthus
micranthemoides; piante protagoniste a centro vasca
e tra i legni Ludwigia palustris, L. repens,
Nymphoides aquatica, Eleocharis vivipara;
di sfondo e lungo le pareti Vallisneria
americana, Elodea canadensis, E. nuttallii.
Pesci: Elassoma evergladei (2 coppie),
Lucania goodei (2 coppie), Jordanella
floridae (1 maschio + 2 femmine), Gambusia holbrooki
(6-8).
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